Le derive del circolo sono tra le barche più utilizzate dalle
scuola di vela italiane e non solo.
Si può scegliere la barca più appropriata in base all'esperienza,
alla condizione fisica e all'età degli equipaggi:
Nata in Francia alla fine degli Anni 50, è una deriva di "passaggio"
che conta ancora oggi migliaia di esemplari
IDEATA NEL 1958 DAL PROgettista Christian Maury e prodotta inizialmente
dal cantiere Lanaverre di Bordeaux (Francia), il 420 è una
deriva monotipo per due persone di equipaggio che ha subito avuto
un successo straordinario. Segnava all'epoca la fine delle derive
in legno costruite artigianalmente e apriva il campo alla vetroresina
e alla produzione industriale. La misura 420 sta ovviamente per la
lunghezza di questo scafo dalle linee plananti, leggero, tecnico ma
non impegnativo da condurre. È una barca di "passaggio"
tra le derive didattiche e le difficili classi olimpiche, con la quale
si comincia a prendere confidenza con le regolazioni dell'armo e il
trapezio. La superficie velica, composta di randa, fiocco e spinnaker,
è moderata e soffre un po' con brezze leggere.
lunghezza m 4,20
larghezza m 1,63
pescaggio m 0,98
peso Kg 98
velatura mq 10,25